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Unione europea: cambiare o scomparire?
Con la sudditanza agli Stati Uniti l'Europa sta perdendo quel ruolo di "ponte" che aveva avuto in passato.

Le omissioni su Gaza dimostrano che il Diritto Internazionale vale solo quando fa comodo. In futuro il mondo sarà multipolare e la proposta che viene dai Brics (nuovo ordine mondiale) sarà vincente perché è basata sulla cooperazione tra tutti i Paesi, al di là delle differenze di religione, cultura e di tipo di Governo (si esso democratico o meno).
Ovviamente è basandosi sulla pace e sulla crescita dei diritti sostanziali che avverrà tale svolta. Viceversa saremo ancor più periferici a quella centralità nel mondo, alla quale ci eravamo abituati. La UE potrebbe diventare leader mondiale del Dialogo, della Prosperità, della Libertà e Giustizia. Che è poi la missione fondante della vera Europa, delle sue radici cristiane. Occorre dialogare anche con la Russia (cristiana ortodossa) anche se ha infranto il diritto internazionale, come noi del resto (e molte più volte). Anziché seguire gli americani nell'idiozia di farci nemici di tutto il Resto del mondo. Un conto sono i Governi e un conto sono i popoli. Putin come altri leader autocrati prima o poi scompariranno. Solo questa visione di realtà può indurci alla pace, al dialogo e a quella diplomazia. Altrochè pensare al riarmo!! Chi ha avuto non poche responsabilità nella costruzione di questa UE (Draghi, Monti ed altri) ripropone la vecchia ricetta di Stati che rinunciano a pezzi di sovranità nella difesa comune e nelle tecnologie. Cito una frase di un grande filosofo: "non puoi risolvere un problema con lo stesso tipo di pensiero che hai usato per crearlo".
Occorre evitare errori commessi nel passato. Prima viene la Politica e l'Unità, poi il Mercato e la Moneta. La UE deve prendere atto che l'impero USA è in declino. Il futuro è multipolare e gli europei possono avere un futuro di nuova prosperità se diventano "ponte" con tutti. Creando quell'EuroAsia a due polmoni, di cui parlavano sia Papa Wojtyla, sia Papa Francesco. Autonomi dagli Usa e in dialogo con tutti. Abbassando i prezzi esorbitanti dell'energia comprata dagli Usa, utilizzando i risparmi per investire nelle nostre aziende, usando le risorse non per un riarmo ma per rafforzare il Welfare, quei diritti sostanziali (salario minimo, welfare, sanità, pensioni, aiuti ai deboli, tassando le eredità dei ricchi), nell'interesse di tutti e non solo dei ceti forti. Investire sulle nostre imprese. Se la politica statalista della Cina ha mostrato come si può usare il capitalismo a favore di una prosperità diffusa. Da decenni il ruolo della UE vive solo per il solo mercato e per ubbidire agli americani. Solo un progetto alternativo, fondato sulla realtà e non sugli spettri dell'élite UE può farci decollare. Viceversa ci vediamo costretti ad un processo graduale di umiliazione e sotto ogni profilo.