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La storia si ripete



Cito la frase di un filosofo “Spesso la storia si ripete. Laprima volta è una tragedia, la seconda volta è una farsa”.La citazione calza a pennello sulla strategiadell’opposizione. Nei proclami ultimi elettorali le riformesono da sempre rimaste nel libro dei sogni o se si vuolenella propaganda di riserva e non è mai diventato realtà.




Cito non a caso la riforma al titolo V° della Costituzione eall’alienazione degli Enti intermediari e/o inutili: il verodramma del nostro debito pubblico e della burocrazia.

Ma ècerto invece il disperato tentativo di far riprendere alleorigini l’interesse per la politica; in realtà una farsapiuttosto scoperta a cui non crede nessuno. La sceneggiataorganizzata alle camere e ai DPCM non deve scandalizzarepiù di tanto; in Parlamento di oscenità di quel genere se nesono viste parecchie.

Quello che invece salta all’occhio è chemalgrado l’alto grado di impopolarità di alcune misure anticrisi messe a segno dal governo guidato da Conte,l’opposizione non riesca a intercettare il malcontentopopolare che pure esiste in molti strati della popolazione.

Lo dicono anche i sondaggi; come per i governi che si sonosucceduti. L’incapacità è ormai palese e ancor più pesantedovuta all’emergenza Covid, di proporre ricette per ladifendere la sanità e il lavoro. Una vera tragedia, una farsada cabaret che non è valso all’opposizione per la logicadell’alternanza.