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La città di mantova abbisogna di infrastrutture



Così afferma il presidente di Confindustria Mantova dichiarando che le infrastrutture non sono all’altezza del territorio. Ritardi e inadeguatezze sviliscono imprese e territori alla sfida economica e sociale del futuro.




Quale cittadino e assiduo conoscitore di politiche sociali convengo fermamente su quanto enunciato dal Presidente della Confindustria. Non possiamo tollerare tali prospettive ingessate che mettono sempre più a repentaglio la sicurezza e la tenuta economica dei nostri territori.


Questo report fotografa senza mezzi termini elenca la priorità e fattibilità degli interventi necessari. Le forze di governo a tutti i livelli: locale, regionale, nazionale devono dare risposte e senza trincerarsi dietro la burocrazia. Tutto ciò non è più accettabile. I limiti della rete infrastrutturale sono arcinoti, tanto che imprese e cittadini rischierebbero di assuefarsi alle difficoltà che quotidianamente devono affrontare per spostarsi lungo la rete viabilistica e ferroviaria, se non fosse che queste complicano le vite di tutti e gravano pesantemente sull’intera economia territoriale rendendoci meno competitivi.


È inaccettabile che su questi temi non vi sia una pianificazione e progettazione continuativa con il mondo produttivo ed i suoi rappresentanti. Il risultato è tuttora evidente. Essere collegati fisicamente in modo moderno, rapido ed efficiente rappresenta un elemento imprescindibile per lo sviluppo del territorio. Il rischio altrimenti è l’isolamento e la marginalità.


Ne consegue la mancanza di capitale umano e di investimenti. Indubbiamente realizzare opere infrastrutturali ha un costo, ma non realizzarle come è stato dimostrato oggi costa ancora di più. La carenza infrastrutturale incide pesantemente sui costi. Le infrastrutture sono ormai obsolete, talvolta addirittura fatiscenti. Si pensi che per qualsiasi direttiva viaria serve attraversare la città supportando e sopportando in alcuni tratti il transito di veicoli pesanti e che trasportano prodotti esplosivi e/o facilmente infiammabili. Il trasporto merci su rotaia non è riuscito a rispondere in modo efficace alla competitività del trasporto su strada perché manca di flessibilità, per i tempi molto lunghi per il carico e scarico delle merci, e perché presenta anch’esso costi troppo elevati, che non ne incentivano l’utilizzo. 


Il sistema ferroviario risponde (solo) alle esigenze di trasporto di quelle grandi aziende che ne possono beneficiare. Per il resto delle piccole e medie aziende, il trasporto su rotaia non soddisfa le esigenze. Ecco, dunque, che la necessità di investire in infrastrutture si mostra in tutta la sua evidenza. Investimenti di questa natura diventano prerequisito essenziale per rilanciare l’economia, creando col tempo nuovo lavoro e nuova occupazione. In questa prospettiva, concludendo, serve riesaminare se e in quali misura l’efficacia delle politiche attive, nei termini di sviluppo sotto ogni profilo, possa essere aumentata integrando tali interventi con un misure di politica industriale perseguendo ovviamente le innovazioni.



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