Dai network e media televisivi si evince che Matteo Renzi archivia Italia Viva per creare un nuovo soggetto politico che si chiamerà “Casa Riformista”. Alla Leopolda di Firenze Renzi lancia così una nuova sfida.

Lo stesso Renzi ribadisce che la Casa Riformista può esistere solo se Italia Viva è protagonista della sua costruzione. Renzi era quello indicato come la quarta gamba, casomai Salvini e Tajani avessero dato in escandescenza. Cosa successe poi? La Meloni con una norma stabilì che nessun parlamentare potrà percepire soldi fuori dall'Europa.

Ovviamente Renzi quale conferenziere in Arabia Saudita assunse così un atteggiamento di distacco. Adesso sembra essere tornato un po' a una via di mezzo. Alla Leopolda invita ben tre ministri del governo Meloni. Un segnale di apertura? L’ex premier si mette a tessere le lodi dei ministri del Governo Meloni. Da Piantedosi, «uno dei migliori del governo», a Crosetto, la cui «postura istituzionale è stata impeccabile, anche sulla questione Flotilla».

E così Matteo Renzi lancia la tredicesima edizione della Leopolda che a 15 anni dall'esordio si conferma essere laboratorio, officina, vivaio. L'obiettivo mira a rappresentare un'offerta politica distinta, con l'obiettivo di vincere e riorganizzare il fronte centrista italiano. Sarà in futuro alleato di Forza Italia per un centro allargato? Tajani non disdice di collaborare con figure di primo piano quale è Renzi e Calenda e quindi centriste. Ai posteri ardua sentenza.