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La pace in medio oriente?
La pace in Medio Oriente? Decisamente non credo proprio. La risoluzione della questione palestinese? Ancora meno. Il cessate al fuoco a Gaza? Così pare. Ma che cosa sta succedendo davvero? La svolta risale al 9 settembre passato, quando Israele ha bombardato Doha in Qatar.

L’obiettivo dell’attacco era Khalil al-Hayya, capo negoziatore di Hamas che stava discutendo la proposta di cessate il fuoco portata avanti dagli Stati Uniti. Israele ha così colpito Hamas in un paese alleato degli Stati Uniti, un gesto che ha indisposto Donald Trump. Lo scorso Giugno Israele aveva altresì costretto Trump al bombardamento contro l'Iran. Ci mise ben 9 giorni. Ma quei 9 giorni consentirono all'Iran di mettere in salvo gran parte del suo uranio arricchito. L'obiettivo statunitense qual è? Frenare l'avanzata israeliana a Gaza e soprattutto tirare dentro Gaza i nemici di Israele. Quali? I turchi, i qatarini, che hanno il dente avvelenato neanche a dirlo, i pakistani, che nel frattempo hanno offerto il loro ombrello nucleare ai sauditi, gli stessi sauditi, deboli come sempre, ma presenti su ogni tavolo. Che cosa può succedere adesso? Il resto gira intorno alla volontà o meno per Hamas di fingere di disarmarsi. Hamas non è stato sconfitto. Né militarmente. Né politicamente.
All’incontro tenutosi in Egitto, tra la sua delegazione e gli israeliani su suggerimento dei turchi e dei qatarini, Hamas potrebbe fingere di farsi da parte per poi essere reintrodotto, neanche a dirlo, nella vita militare e politica di Gaza dagli stessi turchi, dagli stessi qatarini in funzione anti-israeliana. E allora? Speriamo almeno che il cessate al fuoco duri a lungo. Il resto è finzione. E’ un movimento degli apparati statunitensi contro Israele.