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Tutto torna ... assetati di potere
"Il potere logora chi non ce l'ha"... Questo aforisma condensa e rappresenta la decadenza di valori umani, di solidarietà, a servizio di un narcisismo tiranno e distruttore. L'ideologia della forza, che si afferma con la banale giustificazione che solo chi comanda può fare il bene degli altri, diventa spesso un modo di garantirsi la gestione del potere e di tutto quello che esso garantisce.

Arricchimento personale, appropriazione dei beni della terra, favoritismi e così via. Il sentimento di ebrezza narcisistica (l'Ideale dell'lo) può prendere il sopravvento con la dissoluzione del limite (Super-lo). La storia insegna in tante epoche storiche a declinazioni aberranti. Massacri, guerre, genocidi, ideazioni deliranti di sussidi atomici per sterminare popoli e via dicendo. Per Zelensky vale lo stesso interrogativo che si pone per Netanyahu: perché continuare a guerreggiare?
L'unica risposta plausibile è che la sconfitta determinerebbe per entrambi i leader il forte rischio, se non la certezza, di vedere conclusa la propria parabola politica. In poche parole, perderebbero poltrona e potere. Una spiegazione che a ben guardare sembra costituire la motivazione che muove molti leader europei, da Ursula Von Der Leyen ai suoi commissari fino ai leader di Germania, Francia, Gran Bretagna e altre nazioni, tutti protesi a far continuare un conflitto, in cui muoiono peraltro solo civili, la cui conclusione renderebbe manifesto il loro già evidente fallimento politico, economico e militare. Per tutti loro la missione sembra essere una sola: sacrificare inutilmente vite per conservare temporaneamente le poltrone. La storia ci insegna che non c'è mai fine alla sete di potere.
Diventa necessità e bisogno fondante di chi lo esercita. Per fortuna l'umanità è capace anche del suo contrario. Riprendendo la frase di una canzone di Battiato "Il mio maestro mi insegnò come è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire", l'invito è quello di provare a ritrovare il "senso profondo della vita" che tiene conto del nostro essere mortali e limitati. È difficile trovare la luce nell'oscurità, ma non impossibile. Cito le parole di Gino Strada: "I veri valori etici possono nascere da una prassi di vita che si misura con i limiti, le passioni, le paure, le ritrosie, l'esasperazione del procedere alla ricerca di sé nell'altro da sé". Parole sacrosante. La ricerca di sé è nell'altro da sé. I limiti che l'altro ci impone sono una risorsa inestimabile, perché facciamo incontro con la nostra e l'altrui umanità, fragilità. Facciamo che dal senso di onnipotenza distrugge, annichilisce e annienta sé stessi e l'altro. Quindi possiamo concludere con quasi certezza che "il Potere logora chi ce l'ha!"