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Mantova e le baby gang - città sicura?
Mantova è una città con un discreto livello di sicurezza. Nella classifica generale del 2024 pubblicata dal Sole 24 Ore risulta posizionata al 73° posto su 106 province. La classifica specifica per la microcriminalità non è dettagliata, ma il rapporto sulla qualità della vita 2024 menziona un indice di criminalità totale in linea con la media nazionale e denunce in linea rispetto all'anno precedente, con un lieve aumento dei furti.

Negli ultimi tempi, il fenomeno delle baby gang è diventato sempre più diffuso e preoccupante. Giovani e giovanissimi si organizzano in gruppi per commettere atti di vandalismo, furti, aggressioni e altre forme di violenza, spesso con una spavalderia che lascia sgomenti. Questo problema sociale non solo crea insicurezza tra i cittadini, ma mette in luce una serie di criticità legate all'educazione, al disagio giovanile e alla mancanza di prospettive future.
Serve capire quali le principali e più comuni motivazioni che spingono specialmente i giovani, talvolta addirittura bambini, ad adottare una condotta antisociale. Protagonisti di condotte devianti a danni di cose o persone sono soprattutto giovani ragazzi, minorenni, riuniti in gruppi con il preciso scopo di commettere reati. Dal furto di cellulari e accessori di valore per arrivare agli atti vandalici, alle rapine, alle aggressioni e allo spaccio. Leggendo i fatti di cronaca vengono presi di mira i propri coetanei, spesso nell'ambito del contesto scolastico, anziani, disabili e in generale tutti i soggetti più deboli e vulnerabili. Le baby gang rappresentano sicuramente un'evoluzione del bullismo. I ragazzi, a mio modo di vedere, vengono spinti da un forte desiderio ad andare contro tutto ciò che impone delle regole da seguire.
La criticità è congenita in un'educazione carente, povera di regole da rispettare, o addirittura in una totale assenza di orientamento socio-educativo da parte dei genitori. C'è chi sostiene che sia imputabile alle video-bravate divulgate dai social e spesso associata a frustrazioni non controllate. Le baby gang rappresentano una delle sfide più complesse.
Non si tratta solo di reprimere il fenomeno con misure repressive, ma di affrontarlo con un'azione combinata di prevenzione, educazione e sostegno alle famiglie e ai giovani. Certamente la presenza visibile e costante delle forze dell'ordine può rappresentare un deterrente efficace contro la microcriminalità ma solo con un impegno congiunto di istituzioni, scuole, famiglie e comunità sarà possibile arginare questa piaga sociale e restituire sicurezza e serenità alla nostra città.