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La pace in medio oriente? ma vogliamo parlarne ...



Dietro lo specchio della calmierizzazione dei rapporti in Medio Oriente si celano interessi molto fruttiferi per tutti quei capi di Governo che si sono seduti al tavolo delle trattative. Mi riferisco alla guerra tra Israele e la Palestina. Interessi legati alla fornitura del petrolio. Rapporti vantaggiosi per gli Emirati Arabi. Tramite Israele possono così affacciarsi nel Mediterraneo Orientale. 




Di contraccambio Israele per tramite degli stessi Emirati Arabi hanno potuto aprire ai mercati dell'Asia oltre a tutta una cooperazione reciproca per quanto riguarda le il materiale bellico militare. Insomma un do-ut-des che mette tutti d'accordo. Quindi smettiamola di raccontarci la storia delle belle intenzioni. Non esistono quando entrano in gioco interessi di altro tipo e affaristico.

Ma secondo il mainstream questi accordi vengono raccontati come un grande successo diplomatico. In veritatis non tutto viene raccontato! Non si parla ad esempio delle criticità di questi accordi che si tramutano sostanzialmente in un riconoscimento formale della sovranità di Israele ma spazzando via totalmente dal tavolo la questione palestinese. Cancellando così con un colpo di spugna tutta quella questione sui territori occupati illecitamente da Israele ed in barba alle risoluzioni ONU.

Che queste fossero le intenzioni di Benyamin Netanyahu ( attualmente primo Ministro di Israele) lo conferma il suo discorso all’assemblea generale delle Nazioni Unite di alcune settimane orsono. Benyamin Netanyahu ha presentato una mappa del nuovo Medio Oriente che raffigura lo Stato di Israele che si estende dal fiume Giordano al Mar Mediterraneo e che costruisce un corridoio di pace e prosperità con i suoi vicini in tutta la regione compresa l'Arabia Saudita.

Per farla breve in questa mappa lo Stato palestinese come anche l'insieme dell’enclave authorithy palestinese non compaiono affatto. In questa mappa, in sintesi, Benyamin Netanyahu ha cancellato la Palestina dalla faccia del mondo e non è roba da poco!! Sono in tanti a pensare anche tra gli israeliani che Benyamin Netanyahu sia responsabile di politiche sempre più coercitive che non hanno fatto altro che fomentare ancora di più sentimenti fondamentalisti, per onor del vero, ingiustificabili. Pertanto quando si esprimono delle condanne non bisogna disconoscere i frame che la storia ci racconta. Altra analogia è la guerra in Ucraina.