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Negozi sfitti e degrado urbano e il pensiero del Comitato Civico Mantova Viva



Come Comitato Civico Mantova Viva tra i dodici punti, consultabili su sito www.mantovaviva.it, abbiamo anche pensato soluzioni al degrado causato dai negozi sfitti.




Esistono strategie reali attuate in altre realtà urbane che sono d’esempio per affrontare emergenze che imbruttiscono l'immagine complessiva della nostra comunità, in piena contraddizione con la retorica della vivibilità per i residenti e di una forza attrattiva per i turisti che sono una risorsa importante. Certamente nulla è eterno, cambiano gusti, modi e consumi. 

Chi avrebbe mai detto che saremmo diventati in parte dipendenti dai corrieri che vanno e che vengono dappertutto con pacchi e pacchetti dell'e-commerce?
Ormai qualunque cosa può essere comprata sul Web e con varietà incredibili nella scelta e tempi di consegna e di eventuale sostituzione della merce davvero impensabili.

Quali soluzioni?
Una tra le tante sarebbe quella di valorizzare i "temporary shop”, con esempi tangibili nel Trentino e in Val d’Aosta, cioè negozi aperti a tempo per determinate vendite straordinarie. Se poi lo smercio funziona, qualcuno di questi esercizi potrebbe anche stabilizzarsi. Leggevo di  bandi nella zona del Trentino in cui si parla di attività ammesse a 360 gradi: negozi temporanei, produzioni tipiche e design, spazi dimostrativi, makers e artigiani, promozione di associazioni o realtà commerciali, degustazione di prodotti locali, attività culturali e artistiche e perfino scuole. In zone più lontane addirittura negozi da tempo trasformati, non so se seguendo le regole urbanistiche, in alloggi veri e propri.

Progetti interessanti di rigenerazione urbana che sarebbe utile stipulare un patto tra i professionisti del settore e l’Amministrazione Comunale e perché no la Regione Lombardia, usando la leva della fiscalità e delle incentivazioni. La battaglia contro lo squallore di certe vie con negozi sbarrati e vetrine oscurate è da combattere nel nome del decoro e della bellezza, ma anche come leva per l'economia locale.

Idem per la selva di capannoni sfittì e cadenti per non dire delle fabbriche abbandonate, compresi certi immobili pubblici delle aree periferiche, da quelli storici a quelli costruiti anni fa che sono una desolazione.