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L’Europeismo tra finzione, realtà e totalitarismo...



Che questa Unione Europea assomigli sempre di più a una specie di UERSS ( un mix tra neoliberismo e socialismo puro ) appare ogni giorno più chiaro. Giusto a mio avviso è cercare di resistere a questo mutamento o per meglio dire deriva se così trattasi!!! Fiducioso, appunto, in quei politici non asserviti ai Poteri finanziari e ideologici. 




Siamo di fronte ad un totalitarismo colmo di contraddizioni moderne radicalmente nuovo e impensato. Troppo complesse e strutturate per poterlo associare ad una semplice arretratezza sociale. Un sistema basato sul controllo delle persone, sia nella vita collettiva e pubblica, sia nella vita privata e di ogni singolo individuo.

L’informazione, il pensiero, la letteratura ci stanno trasformando in una sorta di sudditanza. Una metamorfosi accelerata e imposta dalla paura e mascherata dalle diverse ideologie, caratterizzata da questo sistema di politica occulta e dissoluta. L’ inquietudine inibisce la mente delle persone, che perdono la concezione della realtà e del tempo, addivenendo apatici e facilmente manipolabili.

La personalità del “suddito ideale” non risiede pertanto nel fascista o nel comunista convinto. Così pure non distingue più la realtà dalla finzione, il vero dal falso. In fondo, non è più facile imporre una certa visione del mondo a persone rese incapaci di comprenderla? Il vivere in una continua condizione di tensione e paura uccide lo spirito umano e inibisce il cervello.

Le persone scordano il passato e lo considerano un mero sogno; scordano le ideologie che caratterizzavano le loro stesse personalità; scordano chi sono, chi erano e chi avrebbero voluto essere. La vita viene sempre più spogliata di tutte quelle dimensioni in cui le persone possono rilassarsi interloquire e, magari, contrastare l’isteria creatasi dal sistema stesso. Se le persone trovassero il modo di scaricare la loro rabbia, non sarebbero più controllabili. Quella stessa rabbia, non esistendo più, non potrebbe essere scagliata contro i nemici dello stato, interni ed esterni.

Nel contesto occidentale, non ci sono “forme dichiarate” di regimi totalitari ma esiste purtroppo un suo meccanismo di fondo che non si discosta di molto. Basti pensare al fatto che, oggi, esiste uno strumento di contatto tra gli organi di potere e le persone, che permette di diffondere notizie in tempo reale e di spiare chiunque, in qualsiasi momento della giornata, in qualsiasi luogo della terra. Uno strumento tramite il quale è possibile plasmare migliaia di persone a immagine e somiglianza di un modello standardizzato. Il suo fascino sta nel suo apparire libero e siffatto di “Like” che non avrà nessun seguito.

Rimarrà solo una prova della sconvolgente apatia che caratterizza le persone di questa nostra epoca. A nessuno importerà realmente. Si disputerà solo una gara in cui chi riceverà più consensi avrà aumentato di un gradino la sua autostima: un’autostima fatta di pollicioni blu, che portano sì un nome e un cognome, ma che se aperti non contengono nulla. Insomma per farla breve, le analogie con il totalitarismo ci sono!

Le persone vengono trasformate in involucro da poter riempire con qualsiasi cosa e che avendo paura delle speranze per il futuro e delle risposte del passato, vogliono vivere nel certo e sicuro presente, sotto il controllo di qualcosa di virtuale che li aiuta a migliorare la realtà e a distoglierli dalle preoccupazioni personali e sociali. Ovviamente la rete rappresenta oggi come oggi il modo più semplice di fare qualsiasi cosa, anche per relazionarsi con le persone, ma è davvero anche il miglior modo di agire sul reale?