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La terza guerra mondiale finanziaria



L’incontro del Gruppo dei G20 tenutosi a Nuova Delhi ha fornito spunti di riflessione e rappresentato un’occasione per misurare lo stato attuale delle posizioni diplomatiche di molti paesi emergenti e di alcune delle organizzazioni che ne sono divenute il riferimento negli ultimi anni, come i BRICS (fra i quali sono in atto profondi e significativi cambiamenti) e l’Unione Africana (accettata a tutti gli effetti nel consesso del G20 al pari dell’Unione Europea). 




BRICS è un acronimo usato in economia internazionale per riferirsi ai seguenti paesi Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. In questa economia si propongono di costruire un sistema commerciale globale attraverso accordi bilaterali che non siano basati esclusivamente sul petrodollaro. Insomma il declino del dollaro è già ampiamente avviato. Tutto ciò ovviamente richiederà tempo. Inoltre Mosca prevede di estendere il pagamento in Rubli ad altri prodotti essenziali.

Questo meccanismo è solo la prima pietra concreta nella costruzione di un sistema finanziario monetario alternativo. Quando Putin afferma o mi paghi in Rubli o mi paghi in oro di fatto il presidente russo sta agganciando la sua moneta all’oro! Obiettivo collegare la moneta alle materie prime! La terza guerra mondiale è sempre più vicina e davanti a noi.

La partita è ora l’avvento di una valuta di riserva globale basata sulle risorse il che significa che il 13% del pianeta Occidente non dominerà più il restante 87%. Lo sanno gli americani e lo sa pure la UE ma non possono comunicarlo all'opinione pubblica facilmente. Ecco perché vanno avanti con l'embargo sul petrolio pur non curandosi dei pericoli per i cittadini europei che non hanno scelta. E’ facile capire chi ne uscirà con le ossa rotte da questa nuova guerra mondiale e finanziaria. E a partire dal 1 Gennaio 2024 altri sei paesi si aggiungeranno al BRICS ovvero Argentina, Egitto, Etiopia, Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi. Un blocco considerato come l’alternativa al multilateralismo occidentale. Vero è che la storia spesso fa brutti scherzi.